Le novità di CTE ad Apex: il ragno TRACCESS 230 con argano e la ZED 20 CSH

Alla fiera Apex di Maastricht CTE ha presentato con successo il ragno Traccess 230 in una nuova e interessante versione e la piattaforma autocarrata articolata ZED 20 CSH con portata superiore

“Due in uno” è il concetto chiave: CTE propone il ragno cingolato Traccess 230 sia nella versione standard con cestello sia in una nuova versione adatta al sollevamento di materiali con argano e verricello

In pochi minuti il ragno Traccess 230 si trasforma: abitualmente utilizzato con il cestello per il sollevamento di materiali e persone, ora si presenta anche adatto per il sollevamento di materiali con uno speciale accessorio, un argano con verricello capace di sollevare fino a 250 kg a 20,8 m. Basta un semplice movimento per staccare il cestello e applicare l’argano.
L’unica differenza che questa versione presenta rispetto alla versione con cestello è legata all’assenza di rotazione della cesta di 90°+90°, ciò significa che l’argano non può ruotare. Per tutte le altre caratteristiche, il ragno presenta le stesse prestazioni della versione originale e più conosciuta.
La portata di 250 kg dell’argano è valida su tutte e 4 le possibili aree di lavoro con stabilizzazione automatica fino a 10,1 m di sbraccio (sbraccio molto versatile che consente di raggiungere altezze e luoghi di lavoro anche molto difficili, impensabili con altre tipologie di macchine): con gli stabilizzatori aperti a 25° mentre si lavora nell’area posteriore; con gli stabilizzatori aperti a 25° da una parte e 50° dall’altra quando si lavora da un solo lato (la terza stabilizzazione è dalla parte opposta); infine è possibile lavorare con tutti e quattro gli stabilizzatori aperti.
Con queste 4 tipologie di stabilizzazione nessun ambiente può ostacolare il lavoro dell’operatore.
Le dimensioni molto ridotte (da un minimo di 1,99 m di altezza da chiuso a 5,2 m di lunghezza) fanno del Traccess 230 la piattaforma aerea cingolata più compatta costruita fino ad oggi nella fascia dei 23 m.
L’ultimo ragno di casa CTE mantiene la classica conformazione a “Z” tipica delle gamme Traccess ed è in grado di assicurare una perfetta “verticalità” lungo la parete in fase di lavoro. Con un solo comando si sale o si scende lungo la parete, senza necessità di altri movimenti. Un unico radiocomando da terra controlla sia la traslazione che la stabilizzazione e, una volta posto sulla cesta tramite un’apposita console di aggancio, comanda la sovrastruttura della piattaforma. La ralla ruota di +/- 320°.
La macchina è completa di jib e permette di raggiungere 10° in positivo. Di serie anche il carro allargabile per garantire stabilità su terreni sconnessi. Facile da trasportare, il Traccess 230 può essere caricato su autocarro con un sistema di stabilizzatori “articolati” e senza l’ausilio di rampe di carico.
Il Traccess 230 presenta un PLC (Unità Slave) in grado di individuare sul display eventuali guasti e memorizzarli in una memoria remota.
È inoltre equipaggiato di un motore Honda 15 CV (sarà possibile montare anche il Kubota) più un motore ausiliario 230 V-2,2 kW (di serie nella dotazione) che permetterà di operare senza emissioni negli ambienti interni.

La piattaforma articolata Zed 20 CSH ideale per il mercato europeo

L’ultima nata della famiglia ZED – il brand CTE che identifica il braccio articolato con conformazione a “Z” – è stata creata per venire incontro al mercato internazionale che richiede portate maggiori anche su altezze di lavoro di 20 metri: la sua peculiarità è infatti la portata maggiorata, o superiore, per l’appunto “CSH”, con carico di 250 kg, mentre le piattaforme articolate con altezza di lavoro di 20 metri solitamente permettono al massimo 200 kg di portata (unico modello in Italia con queste caratteristiche). Inoltre, questo modello di articolata si fa notare, così come la madre ZED 20 CH, per novità tecnologica in quanto la stabilizzazione verticale funziona con azionamento a bielle: un sistema brevettato da CTE che garantisce la fuoriuscita della trave, e di conseguenza dello stabilizzatore, in un unico movimento, senza ausilio di martinetti e di cilindri. Questa tecnologia, già testata nel modello ZED 26 JH, garantisce una stabilizzazione che consente di avvicinarsi ai marciapiedi ed evitare lo strisciamento degli stabilizzatori, unico inconveniente della stabilizzazione ad A+A. Si rivela quindi perfetta in tutte le occasioni in cui si deve operare in spazi ristretti e angusti. La stabilizzazione ad H garantisce inoltre un’escursione dello stabilizzatore per permettere il superamento di ostacoli (ad esempio marciapiedi) fino a 220 mm, misura nettamente superiore (83%) rispetto alla versione A+A, (120 mm). La preziosa aggiunta della portata superiore va quindi in direzione di tutti quegli utilizzatori che richiedono un cestello capace di portare maggior quantitativi di materiale e un utilizzo sicuro anche per operatori con un’abbondante corporatura.