ANGOLO NORMATIVO – Direttive e norme riguardanti le piattaforme di lavoro mobili elevabili

Quali sono le Direttive europee che regolano il settore delle piattaforme di lavoro prodotte e destinate al mercato europeo? Quali obblighi sono previsti per il fabbricante prima dell’immissione sul mercato? Ne parliamo con Mauro Potrich, RSPP di CTE SpA.

La piattaforma di lavoro mobile elevabile, in quanto macchina, rientra nel campo di applicazione della Direttiva 2006/42/CE del 17 maggio 2006 (chiamata anche “nuova direttiva macchine”), direttiva europea che ha sostituito la direttiva 98/37/CE e che è entrata in vigore in tutta Europa il 29 dicembre 2009 ed è stata recepita in Italia con il D.Lgs. n. 17 del 27 gennaio 2010.

La Direttiva prevede degli obblighi ben precisi per il fabbricante prima dell’immissione sul mercato e della messa in servizio, in particolare:

  • il rispetto dei requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute indicati dall’allegato I della stessa direttiva (anche attraverso l’utilizzo di norme tecniche armonizzate)
  • la costituzione del fascicolo tecnico (allegato VII) che comprende al suo interno la valutazione del rischio e le misure previste per eliminare, ridurre i rischi, proteggere gli operatori
  • la predisposizione del manuale delle istruzioni per l’uso e la manutenzione della macchina
  • l’espletamento delle procedure di valutazione della conformità ai sensi dell’articolo 12
  • la redazione della dichiarazione CE di conformità (come da allegato II)
  • la marcatura CE ai sensi dell’articolo 16

Oltre al rispetto della direttiva 2006/42/CE, il fabbricante della piattaforma di lavoro mobile elevabile deve rispettare le altre direttive applicabili allo specifico modello di macchina.
Per le piattaforme di lavoro elevabili con motore termico il costruttore deve osservare la direttiva 2000/14/CE modificata dalla 2005/88/CE che disciplina le emissioni acustiche di macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto e che definisce le modalità che il fabbricante deve seguire per poter apporre la marcatura di conformità CE e l’indicazione del livello di potenza sonora garantita.

Altre direttive applicabili sono la direttiva 2006/95/CE (detta anche nuova direttiva Bassa Tensione) che si applica a tutto il «materiale elettrico destinato ad essere adoperato ad una tensione nominale compresa fra 50 e 1000 V in corrente alternata e fra 75 e 1500 V in corrente continua» e la direttiva 2004/108/CE (compatibilità elettromagnetica) che riguarda tutti i dispositivi elettrici ed elettronici che possono creare emissioni elettromagnetiche o il cui funzionamento può essere alterato da disturbi elettromagnetici presenti nell’ambiente.

La Direttiva macchine e le altre direttive applicabili devono essere chiaramente indicate sulla dichiarazione CE di conformità che deve accompagnare la macchina e che deve contenere, oltre ai dati del fabbricante (e, se del caso, del suo mandatario), la descrizione e l’identificazione della macchina, il riferimento alle eventuali norme armonizzate ed altre norme applicate, i dati dell’organismo notificato che ha effettuato l’esame CE di tipo (se previsto) oltre agli altri elementi richiesti dall’allegato II della Direttiva 2006/42/CE.

La piattaforma di lavoro mobile elevabile è inserita nell’allegato IV della direttiva 2006/42/CE che prevede diverse opzioni per la procedura di valutazione della conformità a seconda che la macchina sia fabbricata nel rispetto delle norme armonizzate o che sia fabbricata senza rispettare (o rispettando solo parzialmente) le norme armonizzate.

La norma tecnica europea EN280 è la norma armonizzata (in quanto pubblicata sulla GUUE) riguardante queste tipologie di macchine ed ha per oggetto: Piattaforme di lavoro mobili elevabili – Calcoli per la progettazione – Criteri di stabilità – Costruzione – Sicurezza – Esami e prove.
La norma specifica i requisiti tecnici e di sicurezza per tutti i tipi e per tutte le dimensioni di piattaforme di lavoro mobili elevabili intese come macchine destinate a spostare persone alle posizioni di lavoro da cui possano svolgere mansioni dalla piattaforma di lavoro, con l’intendimento che le persone accedano ed escano dalla piattaforma di lavoro attraverso una posizione di accesso definita.
L’applicazione della norma è volontaria ma l’osservanza di tutti i suoi contenuti consente al costruttore di soddisfare i requisiti essenziali di salute e sicurezza previsti dalla Direttiva Macchine.
L’ attuale edizione della norma è la UNI EN280:2009; oggi la norma è in revisione ed aggiornamento e dovrebbe essere votata nei prossimi mesi.

Nel corso del 2011 sono entrate a far parte del corpo normativo nazionale un’altra serie di norme riguardanti le piattaforme di lavoro mobili elevabili grazie al lavoro effettuato dalla Commissione tecnica apparecchi di sollevamento dell’UNI che ha giudicato una serie di norme internazionali ISO elaborate dal Comitato Tecnico ISO/TC 214 rispondenti, da un punto di vista tecnico, alle esigenze nazionali e ne ha proposto alla Commissione Centrale Tecnica dell’UNI la loro adozione nella versione in lingua italiana.

Le norme introdotte nel 2011 sono:

  • UNI ISO 20381:2011 Piattaforme di lavoro mobili elevabili – Simboli per i comandi dell’operatore e per altri segnali – aprile 2011
  • UNI ISO 18878:2011 Piattaforme di lavoro mobili elevabili – Formazione degli operatori (conduttori) – maggio 2011
  • UNI ISO 18893:2011 Piattaforme di lavoro mobili elevabili – Principi di sicurezza, ispezione, manutenzione e funzionamento – giugno 2011.
  • UNI ISO 16653-1:2011 Piattaforme di lavoro mobili elevabili – Progetto, calcoli, requisiti di sicurezza e metodi di prova per esecuzioni speciali – Parte 1: Piattaforme mobili di lavoro elevabili (PLE) con sistemi di parapetto retraibile – settembre 2011
  • UNI ISO 16653-2:2011 Piattaforme di lavoro mobili elevabili – Progetto, calcoli, requisiti di sicurezza e metodi di prova per esecuzioni speciali – Parte 2: Piattaforme mobili di lavoro elevabili (PLE) con componenti non conduttivi (isolanti) – settembre 2011

Tratteremo nello specifico queste norme in uno dei prossimi numeri di Easy.