Condizioni di lavoro estreme: le basse temperature

Si rivela spesso necessario lavorare in condizioni climatiche molto difficili. Le basse temperature, raggiunte anche quest’anno in tutto il territorio europeo, rappresentano una condizione estrema per il lavoro umano, ma non per i mezzi CTE. A confronto Russia e Italia.

NORD ITALIA: L’azienda Impianti Colfosco ha sede a Colfosco in Alta Badia (Alto Adige) ed è specializzata nella gestione di impianti di risalita e piste da sci nonché nei settori dell’edilizia e del movimento terra. Attiva da circa 30 anni, opera nella zona dell’Alto Adige in alta montagna.

Nell’ambito della costruzione di strade e ponti, l’azienda da qualche mese si è avvalsa della professionalità di un semovente cingolato TRACCESS 230 per l’effettuazione di alcuni ultimi interventi ad un ponte in zona Pescosta a Corvara, in Alta Badia.

Temperature rigide a – 10°, gelo, neve, vento, non hanno fermato i lavori: nella fotografia TRACCESS 230, adagiato sul letto del fiume, sta operando alcuni collaudi di una condotta.

TRACCESS 230 raggiunge 23 m di altezza di lavoro, 12 m di sbraccio e una portata di 200 kg.

RUSSIA: Il dealer russo di CTE Ruskomtrans ha realizzato una particolare demo unit partendo da una piattaforma aerea telescopica B-Lift 150 e un telaio Sobol: è così nato un mezzo adatto alle compagnie russe di distribuzione della rete elettrica per effettuare lavori di manutenzione (nei campi o nei boschi), riparazione, montaggio, isolamento termico e salvataggio in luoghi caratterizzati dalle temperature molto rigide, come alcune regioni del nord della Russia.

Le peculiarità principali di questo mezzo sono la trazione integrale singola, che serve a migliorare i livelli di sicurezza nelle condizioni stradali difficili (neve, mancanza di strade battute, bosco), e le dimensioni compatte della macchina, preziose in spazi stretti e limitati.

B-Lift 150 raggiunge 14,6 m di altezza di lavoro, 8,9 m di sbraccio e una portata di 200 kg.